Madagascar
Capitolo primo: Partenze
di Marius Ivaškevičius
tradotto da Toma Gudelytė e Stefano Moretti
regia di Stefano Moretti
Con Luca Carboni, Pasquale Di Filippo, Toma Gudelytė, Stella Piccioni, Annalisa Salis, Giulia Valenti
scene di Balthasar Brennenstuhl
luci e suoni di Cesare Lavezzoli
effetti sonori di Mindaugas Gudelis
Produzione Gli Incauti – in collaborazione con Santibriganti Teatro
Progetto Vincitore Residenze Creative 2011 – Teatro Garybaldi (Settimo T.se)
Progetto Vincitore De. Mo. / Movin’ up 2011 – Giovani Artisti Italiani – MiBac
Durata dello spettacolo: 85 min.
Lo spettacolo è andato in scena:
14-15 maggio 2011 – Teatro Garybaldi, Settimo Torinese (TO)
21 maggio 2011 – Giardini della scuola di musica, Ovada (AL)
4 luglio 2011 – Sermuksnis International Festival, Klaipeda (Lituania)
6 luglio 2011 – Fluxus Ministerija, Vilnius (Lituania)
9 settembre 2012 – Contemporanei Scenari, San Miniato (PI)
Il video integrale dello spettacolo è visibile a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=CigBTx8W9vw&feature=context-cha
RASSEGNA STAMPA
lo spettacolo
Lituania d’Africa in fuga dal comunismo,Hystrio, anno XIV, n. 3 – 2011, Laura Bevione
la pubblicazione italiana del testo
www.drammaturgia.it
www.pagineinattuali.com
Della Lituania conosciamo registi come Eimuntas Nekrošius e Oskaras Koršunovas. Pochi però conoscono il teatro che si scrive in Lituania, tanto che questa è in assoluto la seconda opera proveniente da questo Paese messa in scena da una compagnia italiana. Da qui è nata la curiosità di tradurre e portare in scena Madagascar, testo scritto nel 2004 da Marius Ivaškevičius, considerato il più brillante drammaturgo lituano contemporaneo. Siamo alle soglie della Seconda Guerra Mondaiale, russi, tedeschi e polacchi minacciano la Lituania. Casimiro Scherzo, parodia del geopolitico Kazys Pakštas, cerca una terra dove ricotruire una società pacifica e libera, che potrebbe essere il Madagascar. Il viaggio verso un’isola irraggiungibile è anche la storia del naufragio di una generazione di intellettuali travolti da ideologie più grandi di loro. Uomini e donne che, come noi oggi, spesso hanno la sensazione che tutto stia per cambiare o che tutto, forse, è già cambiato senza che nessuno se ne sia accorto.