Corre l’anno 2001 eSimone Toni, mentre è ancora un allievo della scuola del Piccolo Teatro di Milano mette in scena lo spettacolo Se le mie mani potessero sfiorare la luna. Qualche anno più tardi, alcuni di noi, sempre sotto la guida di Simone, si ritrovano in una casa di campagna vicino Teramo, ospitati dall’amico e collega Giacinto Palmarini, per un laboratorio a porte chiuse sul progetto Teatro Giornale e nel 2005 sotto la spinta prorompente dei testi di Garcia Lorca debutta Homenaje. Questi primi esperimenti e spettacoli sono importanti per comprendere le nostre origini, poiché senza di essi non avrebbe potuto svilupparsi la volontà di continuare un percorso artistico di ricerca teatrale e di unirsi successivamente per formare un’associazione. Nel 2007 nasce La Vita Digitale: è questo spettacolo che segna l’involontario concepimento de Gli Incauti. Le persone che si fanno inizialmente promotori dell’iniziativa sono Simone Toni, Luca Carboni, Federica Castellini e Timi Gaspari. L’anno dopo, il 18 maggio 2008, ci troviamo tutti a Longiano al Teatro E. Petrella, che sembra averci dato la possibilità, nella persona del sindaco del paese Sandro Pascucci, di iniziare la nostra avventura protetti dalle mura di un ente famoso per aver lanciato alcune giovani realtà. Infatti, oltre ad averci permesso di allestire La Vita Digitale e accordato l’ospitalità per la cerimonia di inaugurazione, il sindaco ha promesso gli spazi del teatro per l’allestimento e il debutto del nostro spettacolo di apertura, Le Nuvole di Aristofane. All’ultimo minuto però, a causa di problemi tecnici che prolungano la ristrutturazione della sala teatrale, non possiamo più contare sull’appoggio del teatro Petrella. In quel momento ci troviamo sempre in una casa di campagna (questa volta vicino a Castiglione dei Pepoli) per le prove dello spettacolo, in attesa di sbarcare a Longiano e siamo di fronte ad una domanda che si presenterà altre volte: continuiamo a inseguire i nostri sogni investendo tempo e risorse, faticando e sudando per difendere il nostro lavoro anche quando sembra che il mondo intero stia remando contro? Lo spettacolo coinvolge infatti circa 20 persone fra attori e maestranze, che aspettano di debuttare alla fine di Settembre al Teatro Petrella e ha già ricevuto il sostegno economico della Fondazione Carisbo. Dopo un primo momento di panico, facendo di necessità virtù, con l’aiuto degli attori, troviamo in breve altri tre teatri disposti a far debuttare lo spettacolo. Pensiamo così che sia molto utile, ormai che ci siamo, fare un debutto in tutti e tre per creare una piccola tournée. Fra questi teatri c’è il Teatro Consorziale di Budrio, dove pagando una piccola quota possiamo allestire e presentare al pubblico Le Nuvole.
Lo spettacolo debutta con qualche problema il 30 Settembre 2008 e va via via prendendo forma durante i successivi debutti a Cesenatico e Umbertide.
Grazie alla fiducia accordataci da Gilberto Santini direttore dell’AMAT riusciamo anche a intraprendere una breve tournée nelle Marche e con l’aiuto di Emilio Russo direttore dello Spazio Mil di Sesto San Giovanni riusciamo per quattro giorni ad avvicinarci alla piazza di Milano (guarda il video). L’ultima replica del Le Nuvole è a Camerino il 5 Dicembre 2008 e segna la fine di un periodo faticoso fatto di pochissime ore di sonno, di continui problemi tecnici e non solo. Ma è la nostra prima tournée.
Da quel giorno passano quasi sette mesi prima della successiva uscita pubblica in forma laboratoriale, Lab ’84. Sei mesi nei quali abbiamo formalmente costituito l’associazione e durante i quali conosciamo, attraverso un bando di selezione, nuovi attori con cui viene portato a termine il laboratorio sul romanzo di Orwell 1984. In questo arco di tempo allestiamo anche presso il teatro di Bagno di Romagna il primo studio sullo spettacolo Fil – Felicità interna Lorda di Benedetto Sicca. Lo stesso anno, in autunno, Le Nuvole viene presentato a Bologna al Teatro Testoni che ci offre la possibilità di portare a termine il progetto “la scuola va a teatro”, finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Nel 2010 allestiamo Fil – felicità interna lorda a Bologna e Roma dove lo presentiamo in contemporanea a Ma come mi aggiro in mezzo alla folla, un altro testo scritto da Benedetto Sicca, e il 16 marzo finalmente debutta 1984 al teatro di Budrio, realtà che a tutt’oggi ci offre appoggio garantendoci la possibilità di preparare i nostri spettacoli.
La stagione 2010-2011 vede 1984 approdare per due settimane al Teatro dei Filodrammatici di Milano, inoltre si consolida il rapporto con la città di Budrio con l’allestimento di quattro nuovi spettacoli:Il Clown dal Cuore Infranto, Le Favole a Rovescio, Il Peggio del Peggio e Le Cosmicomiche tutti con la regia di Simone Toni. Inoltre vengono messi in scena Radio Décò e Madagascar, spettacoli nati per volontà di Giulia Valenti e Stefano Moretti e viene organizzata la rassegna Risorgimenti con cui l’associazione celebra il 150 dell’unità d’Italia attraverso un percorso multidisciplinare che comprende spettacoli teatrali, mostre, concerti, dibattiti. Un modo per confrontarci incautamente con realtà teatrali e culturali differenti, cercando di pensare in grande, nei limiti delle nostre possibilità, di ampliare incautamente gli orizzonti ad altri modi di pensare e di fare.
Ci siamo messi in cammino come artisti inattuali e Incauti, con lo sguardo di Giano bifronte: rivolto al passato, ai nostri classici e al nostro antico mestiere, e al futuro, al mondo che vogliamo e dobbiamo iniziare a costruire. Il resto è storia di questi giorni, almeno per ora…