Le Cosmicomiche


di Italo Calvino

reading creativo

regia di Simone Toni

con Federica Castellini, Mirko Soldano, Simone Toni
scene e costumi Alessandra Gabriela Baldoni
disegno luci Fiammetta Baldiserri
assistente regia Isabella Cordioli
coreografie tessuti Camilla Donati

in collaborazione con il Teatro Consorziale di Budrio
16-17 aprile 2011, Teatro Consorziale, Budrio


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Qfwfq è il protagonista dei dodici racconti che formano la raccolta Le Cosmicomiche. Chi è questo strano personaggio? Una formula matematica? Una sigla? Una persona? Non lo sapremo mai. Dice di aver assistito alle fasi cruciali della storia dell’Universo. Lui c’era quando il primordiale scoppio, che tutti conosciamo come Big Bang, ha dato inizio alle danze. C’era prima della formazione dei pianeti, sottoforma di gas fluorescente. È stato uno dei primi organismi viventi quando il nostro pianeta era sommerso dai mari. Ma anche un anfibio che a fatica si è deciso ad uscire dall’acqua per muovere i primi passi sulla terra.. e così via, fino a diventare lo scrittore che inventa questa incredibile e fantastica storia. La cosa divertente è che il nostro Qfwfq ha un modo di raccontare e percepire la realtà irrimediabilmente umano. Sostiene di avere parenti sparsi un po’ dappertutto nell’universo e s’immalinconisce quando ripensa ad Ayl, la scia luminosa di cui si è perdutamente innamorato milioni di anni fa. È compiaciuto nel ricordare quanto era scomoda la vita ai tempi in cui tutta la materia era concentrata in un solo punto e si diverte a raccontarci di quando, immerso nel vuoto più totale, ingannava il tempo scommettendo sulle infinite possibilità di accadimenti futuri.

In questo triste momento storico e culturale, in cui le miserie private dei singoli sono il tema principale di discussione e di riflessione collettiva, ho pensato che fosse importante fare un salto nella grande letteratura italiana, per riscoprire nel concreto il significato della parola Cultura, attraverso il potere evocativo del linguaggio e la genialità di un autore in grado di mostrarci la realtà secondo le prospettive più sorprendenti. Regna nelle Cosmicomiche un particolarissimo tipo di ironia, l’ironia di un intellettuale che riflette sull’immensità dell’ Universo e su quel senso di frustrazione che nasce dal sentirsi piccoli e insignificanti esseri di passaggio. Un senso di inadeguatezza al quale Calvino reagisce sfidando l’assurdità del Cosmo, armato della sola grande prerogativa umana: la capacità di creare mondi con la fantasia e con le parole.

Simone Toni